ERC

ERC, gli italiani primi nella classifica dei Consolidator Grants, ma non per attrattività

I ricercatori italiani primi nella classifica 2020 dei prestigiosi Consolidator Grants dell’European Research Council  (ERC). 

Con 47 progetti vincitori i ricercatori italiani precedono i colleghi tedeschi (45), francesi( 27), inglesi (24), e distanziano gli spagnoli, gli olandesi (21) e gli irlandesi 20.  Rispetto all’anno passato i vincitori italiani sono raddoppiati (erano 23). Dato interessante di quest’edizione è anche la perfetta distribuzione di genere dei vincitori italiani, uomini e donne sono pari, mentre negli altri Paesi prevalgono quasi sempre gli uomini (in totale 206 a 121).

Consolidator Grants  assegnano ai ricercatori premiati fino a 2 milioni di euro, per un periodo di 5 anni.  Possono partecipare a questo bando annuale – presentando un dettagliato progetto – i ricercatori con 7-12 anni di esperienza dall’ottenimento del PhD.  I fondi assegnati dall’ERC ai vincitori devono essere spesi in un istituzione di ricerca europea o di uno dei Paesi associati al programma.

Nella classifica dei Paesi che ospiteranno i progetti, l’Italia è  solo 8°: solo 17 le istituzioni italiane coinvolte; gli altri progetti dei ricercatori italiani si svolgeranno all’estero. Degno di nota il risultato dell’Iit di Genova che vede due dei suoi scienziati (Barbara Mazzolai e Andrea Toma ) nella lista dei premiati. Doppio è anche il riconoscimento che si porta a casa l’università Bocconi di Milano.

Statistiche ERC CG 2020  https://erc.europa.eu/sites/default/files/document/file/erc-2020-cog-statistics.pdf

FONTE (Innovitalia)

Torna in alto