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Covid-19 e salute mentale perinatale: i risultati delle indagini dell’Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale di UNIBS

L’Osservatorio di Psicologia Clinica Perinatale del Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali (DSCS) dell’Università degli Studi di Brescia rende noti i risultati delle indagini, condotte durante la prima ondata di Covid-19, relative agli impatti della pandemia sulla salute psicofisica degli operatori della perinatalità e sul funzionamento dei servizi sanitari materno-infantili.

I risultati degli studi – coordinati dalla prof.ssa Loredana Cena, docente di Psicologia Clinica presso il DSCS – confermano come la pandemia abbia influito negativamente sull’accesso all’assistenza e alle cure prenatali e postnatali, compreso il settore della salute mentale, in linea con gli esiti ottenuti da altre ricerche internazionali.

Lo studio ha avuto inizio con la compilazione di due questionari: il primo inviato alle strutture sanitarie perinatali di tutto il territorio nazionale, che hanno contribuito alla ricerca fornendo indicazioni sul funzionamento dei principali servizi; il secondo rivolto ai professionisti della salute perinatale, che hanno fornito informazioni in merito allo sviluppo di sintomi di disagio psicologico durante il periodo di emergenza sanitaria.

I dati raccolti sono stati elaborati in collaborazione con l’Unità di Biostatistica e Bioinformatica (DMMT).

Ѐ emerso che la pandemia di coronavirus ha cambiato il modo in cui la maggior parte delle persone vive la propria vita, con implicazioni sulla condizione socio-economica, sullo stato di salute pubblica e sui sistemi sanitari specializzati, con esiti che hanno provocato danni collaterali significativi e implicazioni per alcune popolazioni. Le ricerche hanno rivelato come l’emergenza pandemica abbia colto spesso impreparato il servizio sanitario. L’obbligo del distanziamento sociale e le misure di lockdown hanno reso più difficili le relazioni e gli equilibri psicosociali, ma anche lo svolgimento delle routine operative. Il periodo di criticità sanitaria ha contribuito ad aumentare la fragilità della popolazione perinatale (madri-neonati-padri), particolarmente vulnerabile nei primi mille giorni di vita del bambino.

Le modalità con cui i servizi sanitari e gli operatori della perinatalità si sono organizzati nelle criticità, dall’emergenza all’outcome, danno indicazioni utili per la prevenzione e la promozione della salute mentale perinatale. L’Osservatorio dell’Ateneo è inoltre al momento coinvolto, insieme all’Università di Padova, in un altro studio finalizzato ad indagare l’impatto del covid sulla salute psicofisica di madri e padri che abbiano avuto un’esperienza di lutto perinatale durante il periodo di emergenza.

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