Melatonina nella prevenzione delle patologie cardiovascolari (MEPEV)

Titolo: Melatonina nella prevenzione delle patologie cardiovascolari (MEPEV)

Sintesi del progetto:

Si definisce ipertensione essenziale (HE) la condizione di un paziente in cui si identifica un rialzo dei livelli pressori in mancanza di fattori di rischio tali da renderlo predisposto.Alla base del rialzo pressorio si identifica un rimodellamento e una disfunzione vascolare a loro volta associati ad un’alterazione dell’equilibrio ossidativo plasmatico.  Inoltre, si identificano anche un aumento delle resistenze vascolari e una disfunzione endoteliale come diversi steps coinvolti in un meccanismo che non sono è in grado di automantenersi, ma anche di amplificarsi portando a un progressivo peggioramento della clinica del paziente.

Lo scopo di questo progetto di ricerca è stato quello di valutare la capacità antiossidante totale (TAC) plasmatica dei pazienti ipertesi e correlare ad essa la funzionalità endoteliale, la rigidità arteriosa e di verificare se, intervenendo a monte, ovvero, ristabilendo un equilibrio ossidativo, fosse possibile ottenere anche un miglioramento cardiovascolare sistemico.

A questo proposito, tra i vari antiossidanti presenti in natura è stata identificata la melatonina (MT), una molecola endogena, prodotta ciclicamente dalla ghiandola pineale, nota per le sue capacità antiossidanti e antiinfiammatorie. Inoltre, ad oggi, non sono riconosciuti effetti collaterali ad essa associabili.

Il clinical trial è stato avviato grazie al supporto del bando di Ateneo “Health and Wealth” e della ditta Flamma Srl. Dopo approvazione del comitato etico, sono stati arruolati 23 pazienti con diagnosi di HE da almeno 1 anno. Sono stati esclusi, invece, quei pazienti che presentassero altre disfuzioni immunitarie o patologie che potessero portare a uno stato ossidativo/infiammatorio basale alterato.

 I pazienti sono stati randommizati in un gruppo di pazienti che hanno aggiunto all’assunzione della canonica terapia antiipertensiva l’assunzione di 1mg di MT ogni sera, e un secondo gruppo, di controllo. Ogni paziente è stato sottoposto a un prima visita in cui è stato svolto un prelievo venoso sul quale sono stati poi valutati i valori di TAC (indicatore dell’equilibrio ossidativo) e di MT. Mediante la metodica EndoPAT è stato valutato il grado di disfunzione endoteliale e mediante la metodica SphygmoCor è stata analizzata la stiffness, la rigidità arteriosa e la velocità di onda di flusso. Le stesse indagini sono state poi svolte dopo un anno dal primo controllo permettendo di analizzare la presenza di una correlazione tra livelli di TAC e, in particolare, valori di stiffness arteriosa e di disfunzione endoteliale.

I dati ottenuti hanno permesso di supporre come sembri essere possibile intervenire modulando il processo ossidativo plasmatico per ottenere un miglioramento cardiovascolare sistemico. Nonostante si tratti di uno studio iniziale in cui sono presenti dei limiti, sono stati ottenuti dei risultati che permettono effettivamente di aprire le porte a studi futuri, più ampi e prolungati che potrebbero meglio definire un link tra questi dati fisiopatologici e la condizione clinica del paziente.

Partner: Flamma SPA Chignolo d’Isola (BG)

Coordinatore del Progetto:

Prof.ssa Rita Rezzani

rita.rezzani@unibs.it

Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali

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