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Il governo britannico presenta il “piano B”: un’alternativa all’associazione a Horizon Europe?

A seguito della caduta del governo di Boris Johnson e delle dimissioni di George Freeman – il ministro per la R&I principale promotore delle misure a sostegno dei ricercatori britannici coinvolti nei progetti europei – si indeboliscono ulteriormente le prospettive di associazione del Regno Unito a Horizon Europe. Il governo di Londra sembra confermare anzi un orientamento opposto svelando i dettagli del “piano B”, un misto di accorgimenti finanziari di supporto alla partecipazione europea e di strumenti nazionali pensati ex novo. Pur confermando ufficialmente, sia l’Unione che il Regno Unito, l’obiettivo di massima dell’associazione, è chiaro da entrambe le parti che le dispute sul protocollo dell’Irlanda del Nord difficilmente verranno risolte nel breve termine e che ciò – questa la riflessione di Londra – continuerà a tenere nel limbo centinaia di ricercatori britannici formalmente coinvolti nei progetti Horizon in assenza di adeguate contromisure nazionali.

Stando alle informazioni preliminari pubblicate dal governo britannico, il piano del Regno Unito si divide in due parti. La prima sezione include le misure di transizione pensate per traghettare il sistema di R&I nel breve-medio termine. Tra le misure proposte, l’impegno da parte del governo di finanziare la partecipazione britannica in tutti i consorzi di Horizon Europe formalizzati prima del 31 marzo 2025. Questa misura – che si pone in continuità con l’orientamento tenuto in questi anni da Londra – consentirebbe alle organizzazioni del Regno Unito di partecipare al Programma come enti stabiliti in Paesi terzi, senza ovviamente la possibilità di coordinare i progetti e accedere ai finanziamenti Ue. La seconda sezione prevede invece delle misure nazionali pensate per attenuare le conseguenze di una mancata associazione nel medio-lungo termine, soprattutto sul fronte dei finanziamenti alle imprese innovative e delle borse di studio e di ricerca. Si tratta di risorse pensate per sostituire gli strumenti mono-beneficiari di Horizon come le borse dell’ERC o i finanziamenti dell’EIC. In un primo momento le misure potrebbero avere carattere temporaneo e concretizzarsi in futuro in un piano più strutturato e orientato alla cooperazione internazionale, portando il Regno Unito a guardare la storica collaborazione e integrazione con il Vecchio continente. Maggiori dettagli sulla strategia dovrebbero essere pubblicati in autunno. 

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