La Regione Lombardia ha previsto una Manifestazione di interesse (che mette a disposizione 25 milioni di Euro) rivolta alle Università e agli Enti di ricerca pubblici, ai Comuni, alle Province e alle agenzie di trasporto e mobilità affinché presentino proposte di investimento sul territorio lombardo per iniziative di Smart Mobility Data Driven.
Le proposte potranno essere presentate sulla Piattaforma regionale Bandi On Line a partire dalle ore 10 del 19 settembre, fino alle ore 16 del 19 ottobre.
Solo le proposte selezionate tramite la Manifestazione potranno accedere al Bando, di successiva emanazione.
Gli interventi potranno prevedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l’installazione di:
– soluzioni digitali per la mappatura e il controllo dei flussi di mobilità individuali e/o collettivi, inclusi sosta e parcheggio, al fine di programmare più efficacemente le reti e i servizi di trasporto, orientare i comportamenti degli utenti verso modalità più sostenibili di trasporto, definire politiche di mobilità basate sull’evidenza dei dati;
– sistemi AVL/AVM per la migliore gestione degli spostamenti scolastici e lavorativi, turistici, commerciali, di soccorso;
– sistemi Intelligent Transport System (ITS) per il controllo semaforico;
– sensori intelligenti (IoT) e infrastrutture di connessione a elevate prestazioni per comunicazioni real-time V2X per l’aumento della sicurezza degli spostamenti o per l’applicazione di soluzioni MaaS – Mobility as a Service;
– sistemi di infomobilità per migliorare la fruibilità degli spostamenti, in particolare di quelli intermodali e intramodali;
– dispositivi di mobile payment sui mezzi di trasporto.
La Fase 2 vedrà la pubblicazione del Bando da 25 milioni. Sarà rivolto esclusivamente ai soggetti ammessi nella Fase 1 e coprirà il 100% delle spese di investimento di un numero massimo indicativo di 5 progetti su 5 aree di intervento.
I progetti dovranno essere avviati nel 2023 e realizzati entro il 30/06/2024.
Le spese candidate al finanziamento previsto alla successiva Fase 2 dovranno essere imputabili alle seguenti categorie di investimento:
a) la costruzione, la demolizione, la ristrutturazione, il recupero e la manutenzione
straordinaria di opere e impianti;
b) l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche, mezzi di trasporto e
altri beni mobili ad utilizzo pluriennale;
c) gli oneri per beni immateriali ad utilizzo pluriennale.
Tali investimenti dovranno essere inventariati ed esposti tra le immobilizzazioni nel conto patrimoniale del soggetto pubblico beneficiario.
Non è ammessa la presentazione di più proposte da parte dello stesso soggetto in qualità di capofila.