Sono state presentate al Parlamento le nuove linee programmatiche del Ministero dell’Università e della Ricerca: tra le priorità ci sono la riforma degli ordinamenti didattici, maggiori risorse per la ricerca e i dottorati, il diritto allo studio e l’orientamento.
Con l’introduzione dei Politecnici delle arti, si rafforzerà l’alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), affiancato a un generale consolidamento del sistema universitario attraverso l’incremento del numero di docenti e professori. È, inoltre, previsto un finanziamento di più di 1 miliardo € per 180 “Dipartimenti di eccellenza”.
La ricerca ricopre un ruolo importante nelle linee guida: ci sarà un aumento della mobilità di figure di alto profilo tra l’Università, un miglioramento delle infrastrutture di ricerca e aziende, soprattutto grazie ai fondi del PNRR, oltre ad agevolare i candidati più giovani e più meritevoli. Un’attenzione particolare è anche dedicata ai ricercatori dall’estero.
Per diminuire l’abbandono scolastico, verrà potenziato il lavoro di orientamento, fondamentale anche per agevolare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Verranno aumentare le borse di studio e i posti letto, che raggiungeranno i 100.000 nel 2026.
(Fonte: First)