L’Unione europea ha stipulato un accordo sull’utilizzo dei supercomputer con il Giappone per intensificare la collaborazione nel campo della ricerca e della tecnologia.
A partire dal prossimo anno i ricercatori europei e giapponesi avranno l’opportunità di utilizzare i supercomputer a loro disposizione, in virtù di un accordo che mira a facilitare simulazioni scientifiche più efficienti, in settori come la scienza del clima, la ricerca sui materiali e lo sviluppo di nuove tecnologie nell’Unione Europea.
L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio in cui l’UE cerca di costruire relazioni più solide con altre democrazie, soprattutto alla luce degli eventi legati all’invasione dell’Ucraina. Inoltre, l’alto costo dei supercomputer sta spingendo i paesi a stringere alleanze geopolitiche informatiche per mantenere la propria competitività.
Il progetto, denominato “HANAMI,” sarà ufficialmente lanciato all’inizio del 2024 e riceverà un finanziamento fino a 5 milioni di euro da Horizon Europe attraverso EuroHPC, l’impresa comune dell’UE dedicata al supercalcolo. Il partenariato coinvolgerà 14 organizzazioni di ricerca europee e 10 giapponesi, concentrando i propri sforzi su modelli climatici, modellazione medica e scienza dei materiali.
Grazie a questo accordo, gli scienziati europei avranno accesso al supercomputer giapponese Fugaku, che è attualmente uno dei supercomputer più veloci al mondo. Gli scienziati europei potranno eseguire simulazioni sulla macchina Fugaku e adattare il proprio software per funzionare su questa architettura, mentre i ricercatori giapponesi potranno esplorare le tecnologie basate su acceleratori fornite in Europa.