Primo raffreddamento laser di una nuvola di atomi di positronio

Per la prima volta i ricercatori del CERN di Ginevra sono riusciti a raffreddare, grazie a un potente e
sofisticatissimo laser, una nuvola di positronio, l’atomo più leggero esistente in natura, aprendo una nuova
strada allo studio dell’antimateria. Si tratta di un primo passo lungo un percorso che potrebbe rivoluzionare
la fisica e portare notevoli progressi in ambiti disparati, dalla diagnostica per immagini alla spettroscopia
gamma. L’esperimento del CERN apre la strada a una maggiore comprensione dell’antimateria e della sua
interazione con la materia ordinaria, preannunciando risvolti importanti per la fisica fondamentale e per
applicazioni tecnologiche del futuro. Lo studio è pubblicato sulla rivista Physical Review Letters. Ad ottenere la prova sperimentale di questo processo è stata la Collaborazione scientifica internazionale
dell’esperimento AEgIS (Antimatter Experiment: gravity, Interferometry, Spectroscopy) alla quale
contribuiscono in modo rilevante anche l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e l’Università degli
Studi di Brescia con il professor Nicola Zurlo. Nello specifico, i ricercatori bresciani si sono da sempre
occupati degli scintillatori e dei fotomoltiplicatori che permettono all’intera Collaborazione di «vedere» le
annichilazioni dell’antimateria.

(Fonte: Giornale di Brescia, 25/02/2024, p. 14)

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