La Prof.ssa Comini, Direttrice del Sensor Lab, racconta le frontiere di cura aperte da processi e materiali innovativi

Sfruttare nanotecnologie e nanomateriali, operando a livello molecolare, per aprire nuovi orizzonti nell’ambito della medicina di precisione e personalizzata.

È questa una delle linee di ricerca del Laboratorio Sensor dell’Università di Brescia, diretto dal 2017 dalla professoressa Elisabetta Comini, ordinario del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, illustrata in un video di Regione Lombardia.

In questo video, la professoressa illustra i due progetti in ambito medico (uno dei quali finanziato dal PNRR nell’ambito della Missione 6, Componente 2, Investimento 2.1 “Valorizzazione e potenziamento della ricerca biomedica”) seguiti dal Sensor Lab su questo secondo fronte.

Nel video la Prof.ssa Comini spiega perché le nanotecnologie rappresentano una svolta, abilitando cure mirate – grazie a imaging molecolare e nano vettori – per farmaci che, a loro volta, sono stati testati su organi artificiali ‘costruiti’ e analizzati proprio grazie a nanomateriali e nanotecnologie, sulla base dei dati genetici di un singolo paziente.

 

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