Un crescente numero di università europee sta interrompendo i rapporti con Israele a causa della guerra a Gaza, sollevando interrogativi sul futuro della partecipazione di Israele al programma Horizon Europe. Questa situazione ha spinto il ministro della scienza israeliano, Gila Gamliel, a tenere colloqui d’emergenza con i leader della ricerca per mantenere i legami scientifici con l’Europa. Gamliel ha annunciato nuovi incentivi per attirare accademici in Israele e ha firmato un accordo di cooperazione con il Guatemala per rafforzare i legami scientifici internazionali.
Atenei europei come l’Università di Granada e l’Università di Barcellona hanno sospeso collaborazioni con istituzioni israeliane e hanno chiesto all’UE di escludere Israele dai progetti finanziati. Questo boicottaggio rischia di compromettere la strategia scientifica dell’UE, che dal 1996 include Israele come parte integrante del suo programma di ricerca e innovazione. A oggi, Israele ha ricevuto oltre 600 milioni di euro da Horizon Europe, superando molti stati membri dell’UE.
I boicottaggi, sostenuti dalla campagna “Boycott, Divestment and Sanctions (BDS)“, stanno mettendo a dura prova le collaborazioni scientifiche esistenti. La situazione è ulteriormente complicata dalle accuse della Corte Penale Internazionale contro i leader israeliani per crimini di guerra.
La Commissione europea sta valutando l’istituzione di un centro di competenza europeo sulla sicurezza della ricerca e il possibile coinvolgimento di Israele nel prossimo programma quadro FP10, che potrebbe includere ricerche a duplice uso civile e militare.
Maggiori informazioni: https://sciencebusiness.net/news/universities/academic-boycotts-over-gaza-war-jeopardise-israels-place-horizon-europe
FOTNE (First)