La Commissione europea ha annunciato il finanziamento di 8 progetti di ricerca su larga scala, volti a sviluppare trattamenti e diagnostica per il coronavirus. I progeti sono stati selezionati nell’ambito della fast-track call for proposals lanciata a marzo dal partenariato pubblico-privato Innovative Medicines Initiative (IMI).
Per finanziare un numero maggiore di proposte di alta qualità, la Commissione ha aumentato il suo impegno a 72 milioni di euro (rispetto ai 45 milioni di euro originariamente previsti) provenienti da Horizon 2020, il programma di ricerca e innovazione dell’UE. 45 milioni di euro saranno forniti dall’industria farmaceutica, dai partner associati IMI e da altre organizzazioni coinvolte nei progetti, portando l’investimento totale a 117 milioni di euro.
I progetti selezionati fanno parte della risposta comune europea all’epidemia di coronavirus che la Commissione coordina dall’inizio della crisi.
Degli 8 progetti finanziati nell’ambito del bando IMI, 5 si concentrano sulla diagnostica e 3 sui trattamenti. Quelli che lavoreranno su strumenti diagnostici intendono sviluppare dispositivi che possono essere utilizzati ovunque, ad esempio nell’ambulatorio del medico o a casa del paziente, e che possono fornire risultati rapidi in 14-40 minuti. Gli altri progetti, che si concentreranno sullo sviluppo di trattamenti, lavoreranno principalmente sull’attuale epidemia di coronavirus, e faranno sforzi sostanziali per prepararsi a future epidemie.
In totale, questi progetti comprendono 94 organizzazioni, come università, istituti di ricerca, aziende e organizzazioni pubbliche. Vi è anche un forte coinvolgimento delle piccole e medie imprese (PMI), che costituiscono oltre il 20% dei partecipanti e riceveranno il 17% del budget.
Fonte (FIRST)