Al via dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 la presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea.
Il programma della nuova presidenza si concentra su cinque settori principali, in linea con gli obiettivi dell’agenda strategica dell’UE:
- rafforzare la resilienza dell’Europa
- promuovere la fiducia nel modello sociale europeo
- promuovere una ripresa sostenibile
- accelerare una transizione digitale equa e inclusiva
- riaffermare il ruolo dell’UE nel mondo, facendo in modo che sia basato sull’apertura e sul multilateralismo
Per quanto riguarda la ricerca, il ministro portoghese per la scienza, la tecnologia e l’istruzione superiore ha sottolineato la necessità di dare importanza e attenzione alle carriere nella ricerca e al rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca, l’insieme di politiche che promuovono la cooperazione e la mobilità delle idee e dei ricercatori in tutta l’UE.
La nuova presidenza si concentrerà su tre questioni principali considerate cruciali per la ricerca e l’innovazione:
- In primo luogo, il rapporto tra scienza, occupazione e resilienza è fondamentale per favorire l’emergente ripresa dell’Europa in generale, e richiede che ogni singola regione europea diventi centrale in questo dibattito. La scienza e la conoscenza tecnologica creano mercati e la popolazione in generale deve esserne più consapevole. In questo contesto, le sinergie tra i programmi nazionali ed europei sono essenziali, anche con il fondo di ripresa dell’UE Next Generation;
- In secondo luogo, occorre incentivare una ricerca aperta e collaborativa per promuovere nuove frontiere della conoscenza e superare ogni tipo di confine. Ne sono un chiaro esempio la ricerca sul cancro, il cibo geneticamente migliorato, la fisica dell’universo, i materiali avanzati e le nanoscienze, o la fisica quantistica, tra molte altre discipline. Ma, nel complesso, è necessario focalizzarsi sulla “scienza dell’Antropocene”. Come dimostrato dal COVID-19, un segnale allarmante è dato dalle malattie zoonotiche, o zoonosi, che sono aumentate a causa della pressione che le nostre società e il loro sviluppo economico esercitano sulla natura;
- Infine, ma non meno importante, è necessario promuovere le carriere di ricerca e aumentare la professionalizzazione dell’attività di ricerca, sia nel settore pubblico che in quello privato. L’Europa deve migliorare le condizioni per attrarre e trattenere ulteriormente i ricercatori rispetto ad altre aree del mondo.
Maggiori informazioni: La presidenza del Consiglio dell’UE
(Fonte: FIRST)