Nelle prossime settimane, l’Unione Europea inizierà i colloqui con i paesi extra-UE che hanno espresso interesse a partecipare al nuovo programma di ricerca e innovazione Horizon Europe che verrà lanciato ufficialmente a febbraio.
La fase esplorativa dei negoziati sull’adesione al programma sarà la prima occasione per discutere termini e condizioni spinose, in vista dei colloqui formali con i governi.
La speranza è di progredire radidamente per gettare le basi dei veri negoziati, che dovrebbero seguire nei prossimi due mesi, e firmare gli accordi definitivi prima dell’estate.
Le discussioni sull’ampliamento della partecipazione a livello globale, iniziate nel 2018, sono state pesantemente rallentate dalle difficoltà di accordo per la Brexit. Il lungo blocco ha indebolito l’attenzione di alcuni dei lontani paesi forti – come Australia, Canada, Giappone, Singapore e Nuova Zelanda – con i quali la Commissione aveva prospettato la possibilità di un partenariato completo.
Con l’offerta di unirsi a Horizon Europe ancora inconclusa, i funzionari di alcuni di questi paesi sono in attesa dei termini di adesione da Bruxelles, avvertendo però che potrebbe esserci troppo poco tempo per finalizzare gli accordi.
L’accordo commerciale recentemente concordato tra il Regno Unito e Bruxelles offre un’idea di ciò che potrebbe essere offerto agli altri paesi terzi, anche se ogni accordo bilaterale potrà avere caratteristiche uniche.
Il Regno Unito verserà a Horizon Europe una somma proporzionale al suo prodotto interno lordo. Un’ulteriore somma, la tassa di partecipazione, ammonterà al 4% del contributo basato sul PIL del paese. Se, per due anni consecutivi, il paese attinge dal programma più risorse di quante ne immette, per un importo che supera l’8% del suo contributo, dovrà rimborsare l’UE per coprire la differenza. Entrambe le parti possono terminare unilateralmente la partecipazione del Regno Unito a Horizon Europe. Inoltre, i ricercatori e le imprese britanniche non saranno eleggibili nell’ambito del nuovo European Innovation Council, che supporta imprese, start-up e spin-off universitari.
FONTE (First)