Cresce la preoccupazione dei funzionari degli Stati membri per il ritardo dell’avvio del programma di ricerca dell’UE Horizon Europe.
Gli Stati membri chiedono infatti alla Commissione europea di risolvere rapidamente la disputa sull’accesso dei paesi terzi ai progetti di ricerca dell’UE, che tocca Paesi come Svizzera, Regno Unito e Israele.
L’esecutivo europeo sta proponendo di limitare l’accesso ai bandi che trattano tematiche sensibili, come i progetti quantistici e spaziali. Vi sono però posizioni diverse tra i commissari dell’UE su fino a dove spingere l’agenda dell’autonomia strategica per Horizon Europe.
Dopo l’incontro del 26 maggio, che non ha prodotto una chiara risoluzione, i diplomatici dell’UE si sono anche lamentati di quanto sia difficile imporre restrizioni ai paesi non-UE prima che sia stato redatto qualsiasi accordo di associazione.
Inoltre, vi è preoccupazione sui possibili danni alle relazioni con i partner di lunga data che potrebbero nascere da queste restrizioni. Per esempio, la Germania si è detta fermamente contraria a questo approccio, che può andare fortemente a discapito della ricerca stessa nei settori interessati.
(Fonte: First)