La ragione principale del rallentamento nell’adozione dei programmi di lavoro di Horizon Europe è stata la disposizione del regolamento (articolo 22.5) intesa a tutelare gli interessi strategici dell’Unione e che prevede la possibile (ed eccezionale) limitazione della partecipazione di soggetti di paesi associati e terzi per specifici topic-call del programma. La proposta iniziale della Commissione di applicare tale disposizione a una serie di bandi dei Programmi di lavoro 2021-22 e di includere in determinati casi – ad esempio nei settori delle tecnologie quantistiche e spaziali ad alto TRL – tra i soggetti interessati all’esclusione anche quelli stabiliti in Regno Unito ed Israele, è stata contestata duramente non solo da una serie di Stati membri, guidati dalla Germania, favorevoli a una linea “aperturista”, ma anche da settori interni allo stesso esecutivo europeo, vicini alla Vicepresidente Margrethe Vestager. Il punto di caduta trovato consiste nella riduzione da 77 a 49 dei topic-call interessati all’applicazione della norma nel biennio 2021-22 e nel rinvio al 2022 di 21 bandi nei settori delle tecnologie quantistiche e spaziali ad alto TRL, in attesa che la possibile apertura di questi ultimi ai paesi associati venga definita a livello politico nel prossimo autunno, al momento della conclusione degli accordi di associazione.
Il Regno Unito diventerà a breve un paese associato a Horizon Europe e le organizzazioni britanniche potranno partecipare ed essere finanziate dal programma, al pari delle organizzazioni di altri paesi associati, fin dai primi bandi. L’unica limitazione è l’esclusione delle organizzazioni britanniche dai finanziamenti garantiti dall’EIC Fund.
La Commissione considera plausibile che la maggior parte dei paesi terzi associati a Horizon 2020 concluderà il rispettivo accordo di associazione al programma quadro prima della firma dei primi grant agreement e dell’avvio dei progetti. Per tale ragione, ai fini delle condizioni di ammissibilità alla partecipazione e al finanziamento, i proponenti stabiliti nei paesi associati ad Horizon 2020 e nei paesi che stanno al momento negoziando l’accordo di associazione sono considerati come soggetti stabiliti in un paese associato al programma (l’accordo di associazione con il paese terzo interessato dovrà comunque essere finalizzato prima della firma del grant agreement).
I Paesi che almomento stanno negoziando l’associazione a Horizon Europe sono i seguenti: Albania, Armenia, Bosnia Herzegovina, Canada, Faroe Islands, Georgia, Islanda, Israele, Kosovo, Montenegro, Marocco, Macedonia del Nord, Norvegia, Moldavia, Serbia, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ucraina.