È stato pubblicato il report New Transitions Performance Index 2021, una fotografia dei progressi da parte dell’Ue e della comunità internazionale nelle transizioni economiche, sociali, ambientali e di governo. Il documento analizza l’evoluzione degli indici di transizione tra il 2011 e il 2020 degli stati membri e di altri 45 paesi, rappresentativi in totale del 76% della popolazione mondiale. Nel complesso, fatta eccezione per l’Ungheria, tutti gli stati membri hanno migliorato gli indici di transizione rispetto ai livelli del 2011. Guidano la classifica, a livello Ue, Danimarca e Irlanda. Considerando le performance di tutti e quattro gli indicatori, l’Italia si posiziona sedicesima; mentre guida la classifica nella transizione ambientale (terza a livello mondiale). Interessante il legame tra livello di performance e attività di R&I: sembrerebbe infatti esserci una correlazione positiva tra la performance innovativa di un paese (misurata secondo gli indicatori del Global Innovation Index) e i suoi indici di transizione. Tuttavia, ci sono paesi in cui il potenziale innovativo, benché presente, non si traduce automaticamente in indici di tradizione più elevati, stante la difficoltà a traslare i risultati dell’innovazione a beneficio della società.