Rimane ancora in sospeso l’associazione del Regno Unito a Horizon Europe, prevista dal protocollo stipulato nell’ambito dell’accordo complessivo post-Brexit, data per assodata dall’inclusione da parte della Commissione del Regno Unito nella lista dei 18 paesi sulla via dell’associazione, e ora rallentata dalla disputa sulla questione nord-irlandese. Nella lettera firmata dal Comitato per gli affari europei del parlamento britannico, si accusa l’Unione di voler utilizzare l’adesione del Regno Unito al Programma quadro come elemento del negoziato complessivo, danneggiando la comunità scientifica britannica ed europea. I segnali, oltremanica, rimangono di apertura: il governo ha infatti deciso di estendere il fondo di garanzia fino al 2022, consentendo così ai ricercatori inglesi di supportare la partecipazione ai progetti Horizon anche senza accedere ai finanziamenti europei. È stato inoltre annunciato il nuovo budget per la R&D – il più grande nella storia del Regno Unito, con una dotazione di quasi 40 miliardi di sterline per il periodo 2022-25 – includendo tra le voci di spesa 6,8 miliardi destinati all’associazione ad Horizon Europe. Non ci sono invece aggiornamenti sull’associazione della Svizzera: le trattative per l’associazione si sono interrotte e non sembra verranno riprese a breve. Un impasse che, nuovamente, danneggia principalmente gli scienziati; tra cui spiccano i vincitori delle borse ERC, costretti a trovare uno schema di finanziamento alternativo o a scegliere il trasferimento in uno Stato membro o in un paese associato al Programma.