Commissione europea

Scienza, ricerca e innovazione: pubblicata la nuova relazione della Commissione

La Commissione europea ha pubblicato la Relazione sui risultati nel campo della scienza, della ricerca e dell’innovazione (SRIP), inerente al ruolo dell’UE nell’ecosistema d’innovazione globale.

Il documento indica le modalità tramite le quali le politiche di ricerca e innovazione possono favorire inclusività, sostenibilità e resilienza nell’UE, evidenziando altresì come la situazione pandemica e geostrategica rendano necessarie il rafforzamento delle capacità di reazione a livello europeo.

La relazione indica cinque modalità con le quali la scienza può contribuire a un’UE sostenibile, competitiva e resiliente, grazie a politiche mirate a:

  • realizzare la doppia transizione verde e digitale nell’economia e nella società
  • favorire il cambiamento e la dotazione di strumenti utili per le sfide presenti e future
  • investire maggiormente in persone, imprese e istituzioni a favore di soluzioni adeguate
  • connettere maggiormente individui ed enti per incentivare l’accesso e la condivisione di competenze e conoscenze, riducendo i divari tra regioni e paesi
  • garantire condizioni economiche e politiche adeguate per concentrarsi sui settori prioritari

Dall’edizione 2022 della pubblicazione emerge il ruolo di primo piano dell’UE in scienza e tecnologia a livello globale, soprattutto nei settori della produzione tecnologica e del clima, con il 23% del totale delle domande di brevetto, e un contributo fondamentale apportato negli ambiti della bioeconomia e della salute. Tuttavia, la relazione constata anche un’erosione di questo vantaggio strategico a vantaggio dei partner commerciali, a causa del calo degli investimenti in R&S a causa della crisi e con differenze importanti tra settori.  

Conseguentemente, per favorire la crescita del contesto imprenditoriale e la capacità di innovazione nell’UE è necessario porre rimedio a questioni di lungo termine quali la scarsità di finanziamenti, l’inadeguatezza dei quadri normativi e le difficoltà del settore industriale, che saranno oggetto della nuova Agenda europea per l’innovazione.

(Fonte: First)

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