Consiglio europeo

La presidenza svedese al Consiglio dell’Ue: le tre priorità per la R&I

A partire dal primo gennaio ha avuto inizio la presidenza svedese al Consiglio dell’Ue. In occasione del lancio della presidenza, il Primo ministro svedese Ulf Kristersson ha presentato le priorità per il semestre a venire. Sul fronte della ricerca e dell’innovazione, le priorità del governo svedese includono l’open science, la riforma del sistema di valutazione della ricerca e le infrastrutture di ricerca. 

Open science, valutazione della ricerca e infrastrutture – Sul piano dell’open science, il governo svedese ambisce ad accelerare la transizione ad un sistema europeo che favorisca la condivisione di conoscenza e dati, in linea con quanto realizzato in precedenza. Il tema della scienza aperta dovrebbe essere incluso anche nella riforma del sistema di valutazione della ricerca, la seconda priorità della presidenza svedese. La riforma dovrebbe infatti introdurre il criterio dell’open science tra i nuovi parametri per valutare la ricerca, contribuendo così a rafforzare la trasparenza e l’affidabilità del settore delle pubblicazioni scientifiche. Sempre in connessione al tema dell’open science, la presidenza lavorerà alle infrastrutture di ricerca, la terza priorità del governo svedese. In particolare, la presidenza affronterà la questione del finanziamento delle infrastrutture di ricerca e dell’accesso ai dati che queste producono, sempre in un’ottica di open science. Il 19 e il 20 gennaio si terrà una conferenza sul tema a Lund, la città dove sorgerà l’European Spallation Source, il nuovo acceleratore di particelle pensato per rivoluzionare la scienza dei neutroni. Ad inizio febbraio, infine, i ministri della ricerca si incontreranno in via informale per definire gli orientamenti politici in vista del Consiglio competitività previsto per fine maggio. Atteso, tra i punti di discussione, anche un dibattito sulle sinergie tra Horizon Europe ed i fondi europei destinati alle regioni, sulla falsa riga del recente studio pubblicato dalla Corte dei conti europea.

Nell’agenda svedese anche la chiusura del Chips act e temi spaziali  – Parallelamente alle priorità nel settore ricerca, la Presidenza svedese intende avanzare con le negoziazioni relative al Chips act. Gli Stati membri hanno infatti raggiunto un accordo che non contempla la riassegnazione dei fondi disimpegnati nell’ambito di Horizon Europe – all’incirca 400 milioni di euro – per finanziare la Chips JU, il partenariato di Horizon che nei piani della Commissione dovrebbe sostenere la ricerca nel settore dei semiconduttori. L’obiettivo è di concludere, entro giugno, un accordo interistituzionale che copra le risorse mancanti. Sempre sul piano delle negoziazioni, il governo svedese lavorerà alla regolamentazione per il sistema di comunicazione satellitare IRIS2. Anche in questo caso le negoziazioni si preannunciano complesse: le regole europee dovranno garantire un accesso sostenibile ed equo delle infrastrutture spaziali e soddisfare le richieste di finanziamento da parte dell’industria. 

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