L’UE darà avvio a una nuova iniziativa per migliorare le condizioni dei giovani ricercatori, a partire dal 2024.
L’azione pilota è stata annunciata alla cerimonia inaugurale di un nuovo manifesto per le carriere dei giovani ricercatori, promosso da gruppi quali l’Iniziativa per la Scienza in Europa (ISE), l’agenzia di ricerca portoghese Ciencia Viva e il centro nazionale della ricerca scientifica francese (CNRS).
I ricercatori, infatti, spesso devono affrontare condizioni di lavoro non ottimali e percorsi di carriera precari, con la situazione in peggioramento a causa della pandemia di Covid 19 e soprattutto per donne ricercatrici e coloro che lavorano in regioni più svantaggiate.
La Commissione europea, gli Stati membri e gli stakeholder di settore dovranno dunque coordinare i finanziamenti e le reti di conoscenza per favorire il rafforzamento e la diversificazione dei percorsi di ricerca, promuovendo le connessioni tra industria e accademia.
In primo luogo, dovrà essere inquadrata la gravità della situazione in modo preciso e analitico, in quanto non esiste al momento un database sui flussi di ricercatori e i contratti esistenti in UE. In seguito alla fase pilota, verrà probabilmente introdotto un nuovo strumento sul modello di un partenariato pubblico-privato, il quale verrà inquadrato nel prossimo programma di ricerca che inizierà nel 2028.
(Fonte: First)