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Segnali positivi sull’associazione del Regno Unito a Horizon Europe

Il 4 aprile la Commissaria Mariya Gabriel ha incontrato a Bruxelles la Segretaria per la scienza e la tecnologia britannica Michelle Donelan. Nel corso della discussione le parti hanno rinnovato l’impegno a continuare le trattative per completare l’associazione del Regno Unito ad Horizon Europe. La Commissione si è inoltre espressa a favore di una revisione al ribasso del contributo britannico di associazione, specialmente considerando che il Programma quadro è ormai attivo da due anni. Nel frattempo, il governo del Regno Unito ha annunciato un’estensione del sostegno fornito ai proponenti britannici fino alla fine di giugno, per un totale di oltre 882 milioni di sterline. I proponenti idonei e selezionati per Horizon Europe riceveranno l’intero valore del finanziamento per tutta la durata del progetto.

Il Programma Pioneer è il piano b britannico – Nel caso Ue e Regno Unito non riuscissero a trovare un accordo il governo britannico ha pronto un piano B: il Programma Pioneer. Il programma – attualmente in fase di elaborazione con il supporto di vari stakeholder del settore – si basa su quattro principi fondamentali: talento, innovazione end-to-end, collaborazione globale, e investimenti nel sistema R&I. Nonostante l’annuncio, diversi esponenti di spicco dell’accademia e della ricerca britannica rimangono favorevoli all’associazione del Paese ad Horizon Europe. Il Premio Nobel Paul Nurse, il Presidente della Royal Society Adrian Smith, e Tony McBride rappresentante dell’Istituto di Fisica, concordano sulla necessità per il Regno Unito di rimanere all’interno del blocco europeo di R&I per garantire stabilità e continuità al settore della ricerca britannico, già danneggiato da due anni di ritardo nella partecipazione ad Horizon.

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