Il 5 maggio scorso si è svolto in modalità online il kick-off meeting del progetto APP4FARM, di cui l’Università degli Studi di Brescia è ente coordinatore, con responsabile scientifico il Prof. Claudio Carnevale, afferente al Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale.
Il progetto, della durata di tre anni, è stato finanziato nell’ambito dell’ERA-NET ICT-Agri-Food, e vede la partecipazione di altri quattro partner: Consiglio Nazionale delle Ricerche (Italia), Helmholtz-Centre Potsdam – German Research Centre for Geosciences (Germania), Munster Technological University (Irlanda), Università di Firenze (Italia).
Il Progetto si pone come obiettivo l’implementazione e il test di una infrastruttura ICT che permetta all’agricoltore il monitoraggio della perdita di azoto in modo da garantire l’utilizzo efficiente di fertilizzanti azotati. In un’ottica win-win, l’infrastruttura permetterà quindi il controllo contemporaneo dei costi e delle emissioni di ossidi di azoto in atmosfera, che hanno un grande impatto sia sul cambiamento climatico, impattando sui livelli di perossido di azoto (N2O), sia sulla qualità dell’aria, essendo tra i principali precursori di ozono e aerosol inorganico secondario.
Oltre ai vantaggi sopra indicati, la soluzione implementata consentirà altresì la raccolta dei dati necessari per (1) garantire la completa tracciabilità del prodotto, in un’ottica di trasparenza in termini di impatto ambientale e (2) fornire al decision maker le informazioni necessarie all’eventuale definizione di opportuni “green-tag” sui prodotti derivanti dalla filiera agricola.