Aprirà il 28 giugno il bando ‘European Fellowship Scheme for Researchers at Risk’ (PPPA-RI-2023-FELLOWSHIPS-RR), nell’ambito del programma Pilot Projects & Preparation Actions (PPPA). La scadenza per presentare la propria candidatura è il 7 settembre 2023.
Questa azione sperimenterà un programma europeo di borse di studio a sostegno dei ricercatori a rischio, stabilendo, testando e convalidando le procedure per la selezione dei ricercatori (valutandone il rischio e assegnando loro la borsa di studio) e per l’abbinamento dei ricercatori con le istituzioni ospitanti nell’UE.
Saranno assegnate borse di studio a ricercatori a rischio in due percorsi, con circa 15 borse per ciascun percorso:
- Traccia 1: Inserimenti urgenti per ricercatori non UE a rischio (al di fuori del processo di rifugiato) che stanno affrontando minacce nel loro Paese di residenza o che sono recentemente fuggiti dal loro Paese di residenza a causa di tali minacce, e non hanno lo status di rifugiato o di protezione sussidiaria.
- Traccia 2: Ricercatori rifugiati non UE e tirocini di follow-up per candidati a rischio al di fuori del processo di rifugiato – cioè ricercatori con status riconosciuto di rifugiato o di protezione sussidiaria; o ricercatori al di fuori del processo di rifugiato in possesso di permessi/visti temporanei o che ne fanno richiesta.
I ricercatori possono provenire da tutti i settori della ricerca e dell’innovazione. Le loro proposte devono essere in linea con gli obiettivi e i principi dell’eccellenza scientifica, delle competenze e dello sviluppo della carriera, della mobilità intersettoriale, delle pari opportunità e dell’inclusione, delle condizioni di lavoro attraenti, dell’equilibrio tra lavoro e vita privata, promuovendo al contempo la scienza aperta, l’innovazione e l’imprenditorialità.
I candidati ricercatori possono essere dottorandi (iscritti a un programma di dottorato che porti al conseguimento di un titolo di dottorato) o ricercatori post-dottorato (in possesso di un titolo di dottorato).
Le terze parti ammissibili che ospiteranno i ricercatori sono principalmente organizzazioni di ricerca accademiche o non accademiche con sede in uno Stato membro dell’UE. Altre organizzazioni, comprese quelle con sede in Paesi non appartenenti all’UE, possono ospitare ricercatori per distacchi di breve durata.
Il budget previsto per questa azione è di 6.000.000 di euro.
(Fonte: First)