La scorsa settimana, la Commissione ha presentato una proposta per una raccomandazione del Consiglio con una serie di misure volte a contribuire all’azione dell’ERA Policy Agenda sulle carriere di ricerca. Le tre principali misure della proposta, che mirano a supportare circa due milioni di ricercatori sono: la creazione di un quadro europeo per le carriere di ricerca, volta a far fronte alle principali sfide affrontate dai ricercatori nello sviluppo delle loro carriere attraverso l’elaborazione di misure concrete e mirate; l’introduzione di una nuova Carta per i ricercatori che, aggiornando la Carta dei ricercatori ed il Codice di condotta per l’assunzione dei ricercatori del 2005, ha l’obiettivo di promuovere carriere di ricerca attrattive e di supportare le organizzazioni di ricerca al fine di favorire condizioni di lavoro adeguate in tutte le fasi della carriera dei ricercatori; l’istituzione di ResearchComp, il primo quadro europeo delle competenze per i ricercatori, che mira a fornire agli stessi supporto nel potenziare le competenze trasversali necessarie per la carriera. La proposta, che contiene queste ed altre misure, dovrà essere ora discussa dagli Stati membri e approvata dal Consiglio.
Gli obiettivi della ERA Policy Agenda 2022-24 – Le proposte dalla Commissione sono state formulate nell’ambito dell’implementazione dell’ERA Policy Agenda 2022-2024 ed, in particolare, della sua azione n° 4, ovvero ‘Promuovere carriere di ricerca attrattive e sostenibili, una circolazione equilibrata dei talenti ed una mobilità internazionale, transdisciplinare e intersettoriale nell’ERA’. L’agenda definisce delle azioni concrete, ma a cui gli Stati partecipano volontariamente, per rafforzare lo Spazio europeo della ricerca per il periodo dal 2022 al 2024 attraverso quattro aree prioritarie: rafforzare un mercato interno della conoscenza; far fronte alle sfide poste dalla duplice transizione e aumentare il coinvolgimento della società all’ERA; ampliare l’accesso all’eccellenza a ricerca e innovazione in tutta l’Ue; promuovere riforme e investimenti concertati in ricerca e innovazione. L’agenda è stata approvata nel novembre del 2021 come allegato alle conclusioni del Consiglio sulla governance dell’ERA e sul Patto per la R&I in Europa.