È stato pubblicato un nuovo studio dell’European Patent Office (EPO) che analizza come la ricerca pubblica in Europa stimoli la brevettazione e l’innovazione, estendendo l’analisi alle organizzazioni di ricerca pubblica (PRO) e agli ospedali universitari nei 39 stati membri dell’EPO.
Tra il 2001 e il 2020, le PRO europee hanno depositato quasi 63.000 domande di brevetto europeo, con una crescita da circa 2.000 all’inizio del periodo a oltre 3.500 nel 2020. Il panorama dell’innovazione si mostra concentrato ma variegato, con differenze significative nelle strategie di trasferimento tecnologico e collaborazione tra paesi e organizzazioni.
Lo studio evidenzia inoltre che molte invenzioni universitarie vengono brevettate da terzi, come aziende o istituti partner, più che dalle università stesse. Gli ospedali di ricerca europei sono stati coinvolti in circa 17.400 domande di brevetto, principalmente nei settori farmaceutico, biotecnologico, medicale e diagnostico.
Il rapporto sottolinea la forte cultura della collaborazione: università, PRO, ospedali, industria e PMI co-firmano numerose domande di brevetto, rafforzando la diffusione delle innovazioni. Inoltre, sono state identificate circa 2.800 start-up legate alla ricerca pubblica, che attraggono una quota elevata di investimenti e trainano i settori ad alta intensità di capitale come health tech, energia e hardware.
(Fonte: First)


