Al via il bando JTC 2026 “Access to care” del partenariato THCS

La Partnership europea per la trasformazione dei sistemi di salute e cura (THCS) ha pubblicato il quarto bando congiunto transnazionale dedicato al tema Access to Care, con l’obiettivo di garantire un accesso equo ai servizi sanitari e assistenziali.

Il programma, sostenuto da 32 agenzie di finanziamento, mira a sostenere progetti di ricerca e innovazione capaci di ridurre le disuguaglianze e migliorare l’efficienza delle politiche sanitarie europee. Nello specifico, i progetti dovranno dimostrare proof of concept, validare modelli o soluzioni e fornire risultati applicabili in ecosistemi sanitari reali. Saranno finanziate attività di ricerca applicataimplementazionetest pilota e scaling-up, anche attraverso il trasferimento di soluzioni già sperimentate in altri contesti.

Le iniziative selezionate dovranno fornire a decisori e autorità pubbliche strumenti e conoscenze per favorire una riallocazione delle risorse in un contesto di transizione dei sistemi di cura, sempre più sollecitati da sfide nuove e persistenti. Saranno promossi modelli finanziari sostenibili, servizi sanitari integrati e programmi di assistenza interdisciplinare orientati all’inclusione e alla sostenibilità.

 

Saranno ammissibili consorzi composti da almeno tre partner di tre Paesi diversi, tra università, centri di ricerca, imprese, organizzazioni sanitarie e soggetti operativi come enti locali o associazioni di pazienti.

La scadenza per la presentazione delle proposte preliminari il 2 febbraio 2026, mente le proposte complete saranno da presentare entro il 30 giugno 2026.

Possono partecipare consorzi composti da almeno tre partner indipendenti provenienti da tre diversi Paesi. Il consorzio può includere ulteriori partner provenienti da Paesi non finanziati, ma solo su base autofinanziata.

Il bando mette a disposizione un budget indicativo di € 35.000.000L’Italia partecipa attraverso il Ministero della Salute (€ 4.000.000)AReSS Puglia (€ 60.000)Regione Toscana (€ 400.000) e la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB) (€ 500.000).

(Fonte: First)

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