Nonostante gli esiti delle recenti elezioni europee abbiamo rappresentato un cambiamento in Europa, a favore della destra o dei “verdi”/liberali a seconda del punto di vista, gli eurodeputati impegnati per il prossimo Programma di Ricerca e Sviluppo dell’UE Horizon Europe hanno mantenuto il loro posto in Parlamento e probabilmente potranno continuare il loro lavoro sul Programma e nei negoziati per il budget da assegnare: Jerzy Buzek (Polonia), Christian Ehler (Germania) e Dan Nica (Romania), come anche altri soggetti chiave del Comitato per Industria, Ricerca ed Energia.
Ci sono state, ovviamente, anche dipartite da questo Comitato a seguito dei risultati elettorali. Ma diversi parlamentari neo-eletti potrebbero essere candidati ad entrare nel Comitato, considerando il loro background e gli interessi espressi. Un esempio: l’oceanografo francese Pierre Karleskind desideroso di promuovere la ricerca e lo sviluppo nell’uso sostenibile delle risorse marine, come motore per la crescita economica.
Il lavoro di questo Comitato è molto importante perché deve esaminare la legislazione dell’UE in materia di ricerca o industria. Nel passato, il comitato si è riunito 78 volte, emettendo il giudizio su 64 questioni.
Resta tuttavia aperta la questione dell’ingresso in Parlamento di nuovi eurodeputati, di compagini euroscettiche e/o sovraniste, e le loro posizioni nei confronti dei fondi da assegnare a ricerca e sviluppo a partire dalla nuova programmazione.
(Fonte: FIRST)