Una forte attenzione a soluzioni sostenibili e regole più semplici: sono queste le richieste più ricorrenti derivanti dalle due consultazioni su Horizon Europe lanciate dalla Commissione Europea nei mesi scorsi.
Per la prima consultazione, conclusasi il 4 ottobre 2019, sono state ricevute 6806 risposte, provenienti da 99 Paesi, tra cui tutti gli Stati membri dell’UE che hanno rappresentato l’87% delle risposte complessive. Poco più del 50% delle risposte proveniva da università o organizzazioni di ricerca, circa il 15% da imprese o industrie, il 7% da ONG, il 6% da altre autorità pubbliche e il 3% da organizzazioni internazionali. Dalle risposte è emersa una grande importanza attribuita alla ricerca e all’innovazione per contribuire a soluzioni sostenibili, in particolare per le sfide legate al clima.
La seconda consultazione ha riguardato la strategia di attuazione del programma. Qui sono state ricevute in totale 1550 risposte, provenienti da 64 paesi, tra cui tutti gli Stati membri dell’UE che costituivano l’88% delle risposte. Poco più del 40% proveniva da università o organizzazioni di ricerca, il 35% da imprese o industrie, il 9% da autorità pubbliche, il 6% da ONG e il 2% da organizzazioni internazionali. Gli intervistati hanno apprezzato le misure di semplificazione raggiunte nell’ambito di Horizon 2020, ma hanno messo in luce la possibilità di ulteriori miglioramenti (bandi meno complessi, template di proposte più semplici, feedback di valutazione migliorati, ulteriore miglioramento dei sistemi IT e del Funding & Tenders Portal) durante l’intero ciclo di vita del progetto.