Uno studio osservazionale – condotto dalla Clinica Otorinolaringoiatrica degli Spedali Civili in collaborazione con l’Università di Brescia, Asst e il Karolinska Institutet di Stoccolma – definisce la prevalenza, l’andamento e le caratteristiche delle alterazioni di olfatto e gusto nei soggetti affetti da Covid-19. A partire dall’analisi del profilo di oltre 500 pazienti positivi tra fine marzo e inizio aprile, la ricerca dimostra come tra i sintomi del coronavirus vadano annoverate anche le alterazioni di gusto e olfatto. Tali alterazioni si manifestano in circa il 60% dei pazienti e presentano caratteristiche peculiari tali da poterli facilmente differenziare da quelli che insorgono durante un comune raffreddore. Sono inoltre più frequenti nei pazienti poco sintomatici che spesso non sanno di essere stati infettati e possono quindi diventare potenziali veicoli di trasmissione del virus.