MIUR

Fondo italiano per la scienza: pubblicato decreto MUR con criteri e modalità assegnazione risorse

Lo scorso 16 settembre il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato il decreto recante i criteri e le modalità per l’assegnazione delle risorse del Fondo italiano per la scienza.

Tale fondo prevede uno stanziamento di 50 mln di euro per il 2021 e di 150 mln a partire dal 2022 al fine di promuovere lo sviluppo della ricerca fondamentale. Le modalità per l’assegnazione delle risorse avverranno tramite procedure competitive ispirate ai parametri dell’European Research Council (ERC), con particolare riferimento alle tipologie denominate Starting Grant e Advanced Grant.

In sintesi, il Decreto prevede:

  • Ripartizione del Fondo italiano per la scienza (Art. 3): lo stanziamento annuale del Fondo sarà destinato, di norma, per il 40% allo schema di finanziamento Starting e per il 60% a quello Advanced. Per il 2021, dunque, saranno destinati 20 mln allo Starting e 30 mln all’Advanced. Per ciascun progetto il finanziamento massimo concedibile può essere di 1 mln (per lo Starting) e di 1,5 mln (per l’Advanced).
  • Tipologie di progetto, soggetti ammissibili, schemi di finanziamento e requisiti (Art. 4):
    • Progetti: possono essere presentati proposte progettuali, in inglese, sui 3 macrosettori previsti che sono Life Sciences (LS), Scienze fisiche e ingegneristiche (PE) e scienze sociali (SH). Le proposte dovranno descrivere nei dettagli le attività previste ed i metodi di lavoro, i cronoprogrammi di attuazione e l’indicazione dei costi preventivati.
    • Organizzazioni ospitanti: possono presentare progetti le istituzioni italiane aventi sede in Italia ed afferenti alle seguenti categorie:
      • IRCCS pubblici e privati. I bandi conterranno specifiche disposizioni riguardanti gli obblighi preliminari delle erogazioni, a carico degli IRCCS privati che risultino destinatari di finanziamento.
      • Università, statali e non;
      • Enti pubblici di ricerca;
      • Soggetti giuridici con finalità di ricerca, purché residenti e con stabile organizzazione nel territorio nazionale, a cui lo Stato contribuisca in via ordinaria;
    • Principal Investigator: nelle proposte deve essere individuato un PI che coordini il gruppo di ricerca e che sia responsabile del progetto. Possono essere ricercatori di qualsiasi nazionalità.
    • Schemi di finanziamento e caratteristiche delle proposte: la durata massima dei progetti è di 5 anni.
      • Finanziamento di progetti condotti da ricercatori emergenti (schema starting): progetti coordinati da ricercatori junior con 2-10 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato o della specializzazione medica con un potenziale di indipendenza scientifica di cui si deve dare evidenza nelle proposte.
      • Finanziamento di progetti condotti da ricercatori affermati (schema advanced): progetti coordinati da ricercatori senior di qualsiasi età e/o nazionalità. Devono inoltre avere un profilo che li identifichi come leaders nei rispettivi settori di ricerca e dimostrare di essere scientificamente indipendenti.
  • Valutazione delle proposte (Art. 5): il CNVR condurrà la prima fase di valutazione, anche tramite esperti esterni in possesso di alta qualificazione scientifica, e si limiteranno a valutare la proposta progettuale sintetica. Nella seconda fase, la valutazione riguarderà invece la proposta progettuale nella sua interezza. Tra i criteri di valutazione, oltre all’eccellenza scientifica ed al grado di innovatività, potranno essere introdotte specifiche valutazioni di impatto delle proposte progettuali, sulle strutture ospitanti, sulla società in senso ampio e sull’ecosistema del territorio.
  • Costi ammissibili (Art. 6):
    • Personale;
    • Costi derivanti dall’acquisto di strumenti ed attrezzature, finanziati in conto capitale;
    • Altri costi di esercizio come materiali di consumo, accesso alle infrastrutture di ricerca, pubblicazione di libri, missioni all’estero;
    • Costi dei servizi di consulenza scientifica o di assistenza tecnico-scientifica utilizzati esclusivamente ai fini del progetto;
    • Spese generali, nella misura pari al 20% della somma dei costi direttamente imputabili al progetto.

Prossimamente saranno emessi specifici bandi. Potranno partecipare ricercatori di qualunque nazionalità, ma l’host institution dovrà essere italiana.

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