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PHIGO – il progetto per il recupero di fosforo da scarti di ceneri: anche Unibs nel nuovo progetto di ricerca finanziato dalla Commissione Europea

Un nuovo progetto di ricerca è stato finanziato nell’ambito del bando congiunto dell’ERA-NET Cofund ERA-MIN3 (Raw materials for the sustainable development and the circular economy), che finanzia progetti di ricerca che promuovono l’approvvigionamento sostenibile e responsabile, la lavorazione, la produzione, il consumo e il riciclaggio di materie prime in ambito di economia circolare.

Il progetto, dal titolo: “Thermal Processing of P-rich ashes aiming for HIGH-GRADE PHOSPHORUS Products” – PHIGO, cui l’Università degli Studi di Brescia partecipa come partner con Responsabile Scientifico la Prof.ssa Elza Bontempi del DIMI, è coordinato da Swerim AB (Svezia), avrà durata triennale per un finanziamento totale di oltre 1 milione di €.

Il progetto si occupa di recupero fosforo da ceneri di scarto derivanti dalla termovalorizzazione di bio-waste (soprattutto pollina e fanghi di depurazione), allo scopo di destinarlo a possibili riusi come quello agricolo. Lo scopo del progetto PHIGO è incrementare la quantità di fosforo che può essere recuperata dagli scarti.  Secondo la Commissione Europea, infatti, se riciclassimo il fosforo contenuto nei fanghi di depurazione si potrebbe coprire approssimativamente il 20-30% del fabbisogno di concimi fosfatici dell’Unione che dipende per il 90% da fosforo importato da Paesi extra europei. 

Il progetto si propone di utilizzare una nuova metodologia di estrazione del fosforo, basta su un processo termico. A questo proposito la nostra università ha recentemente brevettato con INSTM una tecnologia innovativa di recupero carbotermico di elementi preziosi (come per esempio il fosforo, ma anche i metalli come litio, cobalto e nichel, contenuti nelle batterie esauste),  molto promettente per lo sviluppo del progetto. Il metodo si basa su una reazione chimica supportata dalle microonde (quindi a ridotta richiesta energetica rispetto alle tecnologie termiche classiche), aprendo nuove potenziali prospettive per il recupero dei materiali.

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