A giudicare dai dati sulle domande di brevetti pervenute all’agenzia europea competente, l’Italia è un popolo di inventori come ci ricorda la frase incisa sul Palazzo della Civiltà a Roma. Nel 2021 le domande di brevetti giunte all’European Patent Office (EPO) sono infatti cresciute da parte dell’Italia del 6,5%, anno su anno. Nonostante il Covid, il tasso di crescita è di nuovo quasi raddoppiato (era già +3,4% nel 2020), confermandosi ben al di sopra della crescita media del 2,7% registrata dai 27 Paesi Ue. La pandemia, quindi, non ha fermato o spento la creatività e l’inventiva degli italiani. Quattro regioni italiane sono entrate tra le prime trenta regioni europee in base alle domande di brevetto all’EPO: la Lombardia rimane la regione numero uno in Italia per le domande di brevetto, seguita dall’Emilia-Romagna con una quota del 16,7% e dal Veneto (quota del 13,1%). Queste tre regioni rappresentano oltre il 60% di tutte le domande di brevetto dall’Italia a EPO. L’Abruzzo ha registrato un aumento del 175,5%, crescendo da una piccola “base” di 49 domande nel 2020 a 135 nel 2021. Anche la maggior parte degli altri Paesi europei è tornata a crescere nel 2021, con depositi di brevetti in forte aumento da Svezia (+12%), Finlandia (+ 11,2%), Danimarca (+9,2%), Spagna (+8,9%), Svizzera (+ 3,9%), Belgio (+3,3%) e Paesi Bassi (+3,1%). La società cinese di comunicazione digitale Huawei è stata invece la principale richiedente di brevetti presso EPO nel 2021, seguita dalle sudcoreane Samsung e LG. La comunicazione digitale e la tecnologia informatica hanno registrato la crescita più forte, dimostrando chiaramente l’impatto della trasformazione digitale, seguita da aumenti consistenti nel settore farmaceutico e biotecnologico, evidenziando alti livelli di innovazione nei vaccini e in altre aree dell’assistenza sanitaria (Healthcare).