L’Eurostat ha recentemente pubblicato i dati annuali relativa al budget allocato dai governi europei per la R&S. Complessivamente, nel 2021 sono state allocati quasi 110 miliardi di euro a favore della ricerca, pari allo 0,8% del PIL Ue. Si tratta di un incremento del 6% rispetto ai livelli registrati nel 2020 e del 35% rispetto a quelli del 2011. In termini relativi, il Lussemburgo è il primo paese per budget allocato alla ricerca per persona (689 euro), seguito dalla Danimarca (530 euro) e dalla Germania (471 euro). I paesi che invece hanno registrato l’incremento maggiore dell’allocazione di budget nella R&S sono la Lituania (da 14 euro per persona nel 2011 a 45 euro nel 2021), la Grecia (da 58 euro a 152 euro) e l’Ungheria (da 30 euro a 60 euro). L’Italia, pur registrando un lieve incremento rispetto ai livelli del 2011, si posiziona al di sotto della media europea, con un’allocazione per la R&S nel 2021 pari a circa 195 euro per persona (contro i 244 euro a livello Ue). Interessante anche l’analisi degli obiettivi che guidano l’allocazione di budget a favore della R&S nell’Ue. A livello europeo, oltre 50% del budget totale per la R&S è stato allocato per favorire l’avanzamento generale della conoscenza. Seguono gli obiettivi relativi alla produzione industriale e alla tecnologia (10%), alla salute (7,8%) e all’esplorazione dello spazio (5,6%).