Le Missioni di Horizon Europe compiono tre anni e si preparano ad affrontare il primo tagliando: la valutazione di mid-term del Programma quadro guarderà anche – e specialmente – alle cinque Missioni. Concepite per amplificare l’impatto delle politiche di R&I europee – mobilitando autorità nazionali e regionali – le Missioni sembrano ancora lontane dall’ambizioso obiettivo prefissato. Nonostante le ingenti risorse dedicate all’iniziativa – 1,8 miliardi di euro in tre anni – la struttura di governance delle Missioni rimane fragile: coordinare attori politici che operano localmente non è immediato, a maggior ragione se il tema trattato è quello della R&I, spesso di competenza delle autorità nazionali. Mancanza di capacità amministrative e suddivisione dei ruoli confusa sembrano quindi ostacolare l’implementazione delle Missioni, limitando al contempo la portata dell’impatto sulle comunità locali.
Dal mondo universitario, l’associazione The Guild sottolinea il successo limitato che numerosi bandi legati alle Missioni hanno riscontrato. Una delle ragioni – si legge nel comunicato – è la mancanza di bandi incentrati sulla ricerca collaborativa, “sacrificati” per lasciare spazio ad iniziative di coordinamento politico. L’associazione raccomanda quindi di riportare il focus delle Missioni sulla ricerca – inclusa quella fondamentale – e di finanziare le iniziative di coordinamento attraverso strumenti differenti. Infine, le università consigliano di includere i bandi delle Missioni direttamente nei Programmi di lavoro dei cluster affini anziché raggrupparli tutti in un documento a sé stante.