A fine marzo il Governo del Regno Unito ha adottato formalmente il Windsor Framework, il trattato che dovrebbe consentire di superare la questione dell’Irlanda del Nord e normalizzare i rapporti tra Bruxelles e Londra. I recenti sviluppi potrebbero porre fine alla situazione di stallo anche rispetto all’associazione britannica ad Horizon Europe, riprendendo i negoziati sospesi ormai due anni fai. Il premier Sunak sembrerebbe tuttavia scettico sull’effettivo valore di Horizon Europe e pronto a valutare soluzioni alternative, rievocando quindi lo spettro del “piano B”: un piano nazionale a supporto della R&I finanziato attraverso i fondi inizialmente accantonati per il Programma quadro. L’onorevole Greg Clark, deputato Conservatore che presiede il comitato scientifico della Camera dei Comuni, esorta invece l’avvio immediato dei negoziati per l’associazione, lasciando tuttavia intendere che il Regno Unito potrebbe rinegoziare al ribasso la quota per l’associazione ad Horizon Europe dopo aver perso l’implementazione della prima metà del programma. Dal lato Ue, invece, l’eurodeputato Christian Ehler ha invitato i rappresentanti del settore della ricerca britannico a Bruxelles per discutere dell’associazione. Nonostante quindi le promettenti evoluzioni sul piano diplomatico, le prospettive di associazione rimangono lunghe ed incerte.