Uno sguardo all’innovazione europea (e mondiale) attraverso i brevetti: presentato lo European Patent Index 2022

Continua a crescere il numero di domande di brevetto ricevute dall’European Patent Office, con un incremento del 2.5% nel 2022. La recente pubblicazione European Patent Index sembra quindi confermare il trend crescente in ambito brevettuale, spia di una propensione ad innovare che resiste nonostante le incertezze economiche dell’ultimo periodo. Il numero più elevato di domande brevettuali ha interessato il settore delle comunicazioni digitali, seguito da quello delle tecnologie mediche e informatiche. Al quarto posto si posizionano invece le domande in ambito di macchinari ed apparati elettrici, il settore che ha registrato la crescita più importante in termini assoluti, con un incremento delle domande del 18.2% rispetto al 2021 trainato dalla rinnovata centralità dell’energia pulita e delle batterie. Le grandi aziende continuano a rappresentare la principale fonte di brevettazione (73% delle domande presentate), seguite dalle PMI e dagli inventori individuali (20%). Università e centri di ricerca pubblici rappresentano invece il 7% del totale delle domande di brevetto. 

Rilevante anche il dato relativo alla provenienza delle domande di brevetto: tra i primi cinque paesi d’origine delle domande solo due sono europei – Germania e Francia. Gli Stati uniti rimangono il leader indiscusso, mentre si rafforza il ruolo della Cina. Le domande di brevetto cinesi sono più che raddoppiate negli ultimi cinque anni, confermando la crescente competitività tecnologica della Cina e l’attrattività del mercato tecnologico europeo. L’Italia si posiziona tra i primi quindici paesi per numero di domande all’EPO, seppur in leggero calo rispetto al 2021 (-1,1% di domande presentate). Particolarmente rilevante il calo delle domande di brevetti relative al settore dei trasporti: pur rimanendo tra i primi cinque paesi leader del comparto, l’Italia registra una flessione quasi 9 punti percentuali rispetto al numero di domande presentate nel 2021. Notevole invece l’incremento delle domande a firma italiana relative ai macchinari speciali, come la stampa 3D: l’Italia è terza con una crescita delle domande rispetto al 2021 di quasi il 10%. 

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