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Regno Unito: La Camera dei Lord sull’associazione a Horizon e la cooperazione R&I con la Svizzera

Proseguono le discussioni sulla possibilità di associazione del Regno Unito a Horizon Europe. Nel mese di aprile, nonostante la proposta della Commissione di uno sconto sulla quota associativa, concesso sulla base di un ritardo nell’associazione di ormai due anni rispetto all’avvio del Programma quadro, il governo britannico ha reclamato una scontistica ancora maggiore: il mancato status di associazione ha influenzato in maniera estremamente negativa la partecipazione della comunità scientifica britannica ai consorzi di ricerca e, di conseguenza, una ulteriore riduzione del contributo sarebbe – secondo Londra  – una opportuna misura per “riparare i danni”. In questo contesto di tensione ed incertezza, il Comitato per gli Affari Europei della Camera dei Lord ha pubblicato lo scorso 29 aprile un rapporto sul futuro delle relazioni Regno Unito-UE. Tra le altre cose, i Lord hanno ribadito che l’associazione del Regno Unito ad Horizon Europe e ad altri programmi di ricerca dell’Unione Europea generebbe benefici per entrambe le parti coinvolte. Ora che il Windsor Framework non costituisce più un ostacolo, the necessary steps to complete UK association should be concluded as soon as possible, scrivono i Lord. Bisogna ricordare però che le condizioni per l’associazione del Regno Unito sono delineate nell’Accordo di Commercio e Cooperazione tra Unione Europea e Regno Unito, ed è quindi altamente improbabile che la Commissione possa cedere ad ulteriori sconti e ad un trattamento privilegiato del partner. Nel frattempo, oltre a proporre un piano alternativo ad Horizon, il Regno Unito tenta strade di cooperazione alternative: si è tenuto la scorsa settimana il primo incontro del Joint Swiss-British Committee for Science and Innovation per vagliare opportunità di intensificazione della cooperazione bilaterale tra Regno Unito e Svizzera in materia di ricerca e innovazione.

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