big data e AI

AI Act: la posizione del Parlamento e le esenzioni per la ricerca

Con 499 voti a favore, il Parlamento europeo ha approvato l’AI Act, sostenendo così l’adozione di un regolamento Ue che garantisca l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in linea con i  valori europei di democrazia, diritti fondamentali e Stato di diritto. Tra le novità normative proposte dagli eurodeputati – che ricalcano l’approccio basato sul livello di rischio generato dall’IA proposto dalla Commissione – è stato introdotto il divieto totale per i sistemi di identificazione biometrica remota, riconoscimento delle emozioni e polizia predittiva. Tuttavia, la posizione dell’Eurocamera evidenzia la necessità che la legislazione non soffochi la ricerca su questi temi, con l’inserimento di esenzioni per attività di ricerca con scopi legittimi, che non prevedano l’uso dell’IA nella relazione uomo-macchina e per componenti dell’IA forniti con licenze open-source. In questo senso, gli eurodeputati invitano gli Stati membri ad investire maggiormente nella ricerca congiunta sull’IA, stimolando l’innovazione e sostenendo le Pmi. Il voto del Parlamento dà finalmente il via al negoziato (trilogo) con Commissione e Consiglio, e fa ben sperare per il raggiungimento di un accordo entro il 2024.  

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