L’Associazione europea delle università (EUA), l’Associazione europea delle organizzazioni di ricerca e tecnologia (EARTO) e Science Europe chiedono all’UE di stanziare un bilancio di 200 miliardi di euro per il 10° Programma quadro per la ricerca e l’innovazione (10° PQ), che dovrebbe partire nel 2028.
Le tre organizzazioni hanno dichiarato, in una lettera congiunta indirizzata al commissario europeo per la ricerca Iliana Ivanova, che l’aumento del bilancio del 10° PQ a 200 miliardi di euro è particolarmente importante per consentire all’Europa di trovare soluzioni alle sfide sociali più urgenti. Il bilancio dell’attuale programma di ricerca e innovazione dell’UE, Horizon Europe, ammonta a 95,5 miliardi di euro.
Al di là della richiesta, i tre gruppi affermano che la Commissione europea dovrebbe evitare di riassegnare i fondi del programma quadro ad altre aree. Negli ultimi anni i fondi per la ricerca sono stati spesso dirottati verso nuovi strumenti che affrontavano le crisi emergenti, dal COVID-19 alla carenza di semiconduttori e alla difesa.
Secondo la lettera, gli spostamenti di bilancio verso altre finalità non necessariamente legate alla ricerca e all’innovazione, possono mettere a rischio la pianificazione a lungo termine delle politiche di R&S dell’UE.
(Fonte: First)