Il documento prodotto da Mario Draghi sulla competitività europea sostiene come, per migliorare le condizioni per l’innovazione nell’Ue, sia necessario riformare FP10: il Programma quadro dovrebbe essere riorientato su un numero ridotto di aree prioritarie comuni, da ridefinire sulla base delle priorità strategiche della Commissione europea. Il budget del nuovo Programma quadro – continua il rapporto – dovrebbe essere gestito in maniera più razionale ed efficiente, nonché essere duplicato fino a raggiungere la cifra di 200 miliardi per il suo periodo di sette anni. Il documento raccomanda anche che la governance del successore di Horizon Europe venga gestita da project manager con esperienza nell’innovazione di frontiera e suggerisce di semplificare i processi e ridurre il carico amministrativo per i proponenti.
Il rapporto suggerisce anche di destinare una maggiore quota del bilancio del successore di Horizon Europe a sostenere progetti ad alto rischio e con alto potenziale tecnologico. A tal fine, lo EIC Pathfinder dovrebbe essere riformato sul modello dell’ARPA statunitense. In particolare, lo EIC dovrebbe essere maggiormente indipendente nei processi di selezione e di gestione dei progetti: gli scienziati dovrebbero avere un ruolo centrale nella selezione dei progetti, mentre la loro implementazione andrebbe gestita da un maggiore numero di esperti indipendenti di alto profilo. Inoltre, il documento raccomanda di ridurre gli oneri amministrativi, migliorare l’approccio collaborativo dei progetti, promuovere maggiormente le sinergie con altre iniziative a supporto dell’innovazione indipendente e supportare anche progetti a doppio utilizzo (civile-militare) o triplo utilizzo (che collegano innovazione, difesa e sostenibilità). |
Il rapporto, notando come la scarsità di finanziamenti abbia limitato la capacità di supportare tutte le proposte eccellenti dello ERC, propone un raddoppiamento dei suoi finanziamenti per fornire maggiore supporto alla ricerca fondamentale, così come la creazione dello “ERC for Institutions” (ERC-I), un nuovo programma volto a fornire le risorse necessarie alle istituzioni accademiche per sviluppare e consolidare le loro attività di ricerca. Inoltre, per attrarre i migliori talenti accademici a livello globale, il documento suggerisce – nell’ambito dello ERC – l’istituzione della posizione dello “EU Chair”: un ricercatore di livello mondiale che, formalmente assunto come ufficiale europeo, sarà coinvolto direttamente nello sviluppo delle istituzioni di ricerca dell’Unione. |