Le future relazioni tra l’UE e la Svizzera sono attualmente oggetto di dibattito a Bruxelles. Ciò influenza anche le discussioni all’interno dell’UE sulle opzioni per la partecipazione della Svizzera ai futuri programmi dell’UE per la ricerca, l’innovazione e l’istruzione, dato che l’UE sta cercando di semplificare il suo approccio alla partecipazione dei Paesi terzi in generale. Nelle proposte della Commissione europea, la Svizzera rientrerebbe nella stessa categoria di qualsiasi altro Paese terzo con cui è necessario negoziare uno specifico accordo di associazione, i termini dei quali potrebbero essere potenzialmente più restrittivi. Di tutti i Paesi attualmente associati a Horizon 2020, la Svizzera è, con il Regno Unito, l’unico Paese che rientra in questa categoria. Considerato il coinvolgimento delle istituzioni svizzere nella ricerca europea negli ultimi decenni, si ritiene che la Svizzera potrebbe continuare il suo attuale stato di associato senza dover rinegoziare tutto da zero.
Perché questo è importante? la Svizzera è un partner chiave dell’UE in molti settori, compresa la ricerca e l’innovazione, e dal 2017 è stata ancora una volta pienamente associata al programma quadro di ricerca Horizon 2020. Attualmente, le università e le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, cooperano su molti progetti. Per garantire che ciò possa proseguire anche nel futuro programma, Horizon Europe, l’UE e la Svizzera devono accelerare i negoziati e trovare una soluzione, sia attraverso un accordo globale o uno specifico accordo di associazione concluso rapidamente dopo l’adozione del nuovo programma dell’UE. La Conferenza nazionale dei rettori svizzeri, swissuniversities, ha recentemente rilasciato una dichiarazione, in cui chiedono che venga accelerato il dialogo tra la Svizzera e l’UE.