In vista della determinazione della dotazione finanziaria dell’Unione Europea per il nuovo Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon Europe, nell’ambito del negoziato sul Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, una vasta rappresentanza del sistema italiano del settore ha concordato, in seno al GIURI (Gruppo Informale Uffici di Rappresentanza Italiani per la Ricerca e Innovazione a Bruxelles), sull’importanza di promuovere un bilancio per R&I ambizioso e all’altezza delle sfide europee.
Tenuto conto del ruolo centrale che R&I ricoprono per la crescita e la competitività, le istituzioni europee sono invitate a porre l’azione in materia di ricerca e innovazione al centro della futura agenda politica dell’UE. In questo senso, appare cruciale sostenere una dotazione finanziaria per Horizon Europe pari ad almeno 120 miliardi di euro, in linea con la posizione già espressa dal Parlamento europeo. Gli investimenti in Ricerca e Innovazione (R&I) sono un fattore di crescita economica, produttività e creazione di posti di lavoro. Impegnare risorse pubbliche in R&I significa rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche del nostro Paese e dell’Europa e promuoverne la competitività a livello globale.
Il Programma Quadro europeo rappresenta per l’Italia un importante strumento per valorizzare le eccellenze della ricerca italiana nel contesto europeo e in ambito internazionale, rafforzare il patrimonio di competenze del paese e la capacità di innovazione del sistema di impresa; è – infine – di stimolo allo sviluppo di politiche e priorità a livello nazionale.
Pertanto, la comunità italiana in R&I è pronta a sostenere con determinazione tale appello affinché l’Italia possa giocare un ruolo decisivo nella definizione di un’appropriata dotazione finanziaria per Horizon Europe credendo fortemente nelle prospettive di crescita e prosperità che sono garantite dal nuovo Programma Quadro.
(Fonte: FIRST)