Latte e latticini come elemento fondamentale per una dieta sana ed equilibrata, specialmente nella fase della crescita. È il risultato di un’analisi, promossa dall’Associazione di organizzazioni di produttori italiana del settore lattiero caseario, condotta dal laboratorio Agrifood dell’Università di Brescia, presentata settimana scorsa al Centro fiera di Montichiari. Lo studio, dal titolo «Latte e latticini: valutazione degli atteggiamenti del consumatore e degli impatti sulla salute», ha confermato che le proteine del siero del latte e le caseine possono tutelare e migliorare la salute di tutte le persone, soprattutto nei primi anni di vita di un essere umano. «La ricerca, oltre a mettere in campo una collaborazione tra il mondo produttivo e quello accademico, ha aperto una prospettiva su nuovi prodotti derivati dal latte che potranno aiutare a gestire un possibile incremento produttivo del settore – ha notato Marco Ottolini, direttore di Aop latte Italia -: questo sarà il tema su cui ci focalizzeremo nei prossimi mesi». AOP LATTE, come ha ricordato il presidente Carlo Mizzi, è formata da sette cooperative con siti produttivi in Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna; attualmente raggruppa oltre mille allevatori di vacche da latte e raccoglie ogni anno un milione 300 mila tonnellate di latte vaccino. L’associazione si è rivolta al laboratorio Agrifood, coordinato dal professor Gianni Gilioli con le colleghe Anna Simonetto e Barbara Zanini, per un’analisi approfondita sulle dinamiche economiche e sui comportamenti dei consumatori nel settore lattiero-caseario, prendendo in considerazione anche gli effetti che il consumo di latticini ha sulla salute umana. La prima fase dello studio ha riguardato la mappatura del mercato italiano ed europeo per il latte e per i prodotti: dall’analisi è emerso che il nuovo contesto normativo europeo e le «fake news» diffuse negli ultimi anni hanno avuto ripercussioni in termini di volumi di produzione e di prezzi, con una contrazione dei consumi di latte alimentare che ha interessato anche il nostro Paese. Il secondo obiettivo dell’analisi è stato valutare i driver che guidano il consumatore nelle scelte alimentari. Su questi punti è quindi sempre più urgente un adeguamento di tutta la filiera lattiero-casearia: «È importante continuare a lavorare con attenzione sulla sostenibilità, che nel settore zootecnico significa benessere animale: su questo tema c’è grande attenzione da parte del consumatore», ha concluso Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di tutela del Grana padano.
(Fonte: Brescia Oggi)