Uno studio osservazionale condotto dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Brescia presso l’ASST Spedali Civili di Brescia su 3.875 pazienti affetti da HIV con età media superiore a 51 anni mette in luce l’importanza del follow up tramite telemedicina. La ricerca richiama l’attenzione sull’impatto del Covid-19 nella cura dei pazienti affetti da HIV ed evidenzia l’importanza di garantire continuità assistenziale anche in un contesto di particolare emergenza.
“Lo studio – spiegano il prof. Francesco Castelli e la Dott.ssa Eugenia Quiros Roldan – coordinatori del gruppo di ricerca del Civile – sostiene l’ipotesi che la telemedicina sia uno strumento utile a contenere le conseguenze negative sui pazienti HIV nel periodo dell’emergenza, implementabile attraverso le videochiamate”.