Il professor Umberto Gelatti, ordinario di Igiene generale ed applicata all’Università di Brescia, esperto di «Infodemiology» e comunicazione in sanità pubblica, spiega così il ruolo dell’informazione ai tempi della pandemia: «Il coronavirus ha cambiato radicalmente il nostro approccio alla scienza ed alla comunicazione in ambito sanitario».
“Infodemioloiga – continua il prof. Gealatti – è un termine coniato nel mondo anglosassone e si riferisce allo studio dei fattori determinanti della distribuzione delle informazioni sulla salute comprendendo anche tutto il problema della disinformazione. Coinvolge l’informatica, la comunicazione digitale e la medicina. Deve supportare la sanità pubblica fornendo l’aiuto necessario per supportare la comunicazione delle scelte fatte».
“Le notizie sono più fruibili ma c’è anche più confusione “.
Il cambiamento di approccio all’epidemia nella storia è stato epocale, si è passati da informazioni che non erano disponibili per tutti e che erano veicolate solo da pochi giornali, al venire bersagliati da notizie e dati, aspetto certamente positivo ma che presente numerose criticità, legate soprattutto alle fake news.
“Soprattutto ora che è iniziatala campagna di sensibilizzazione sul vaccino- sottolinea ancora il prof. Gelatti – facilmente fake news e disinformazione sul tema potranno disorientare i cittadini, per questo medici e ricercatori hanno la responsabilità di comunicare il giusto messaggio affinché le persone possano avere fiducia nella scienza».
“Il corretto messaggio, nel momento corretto, dalla fonte corretta, attraverso il mezzo corretto, salva le vite”».
Corriere della Sera ed. Brsecia 05-01-2021