Il 2019 potrebbe essere un anno spartiacque per incrementare l’impegno per giungere all’open access nella ricerca scientifica, secondo Robert-Jan Smits, il creatore di un piano radicale per abbattere i paywall giornalistici accademici.
L’iniziativa Plan S, lanciata a settembre 2018, prevede il libero accesso a tutti gli articoli scientifici al momento della pubblicazione. Ha ricevuto il sostegno di 13 organismi di finanziamento, tra cui agenzie nazionali in Francia, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito.
L’impegno cinese a sostenere il piano nel dicembre dello scorso anno, fa ben sperare riguardo il fatto che anche altre superpotenze scientifiche sosterranno il piano nei prossimi mesi. In cima alla lista dei desideri ci sono l’India e il Sudafrica. Oltre all’Africa, Smits sta anche cercando sostegno tra i finanziatori della scienza pubblica negli Stati Uniti, ed è fiducioso che il nuovo consigliere scientifico dell’Amministrazione Trump, Kelvin Droegemeier, approverà il piano.
Tuttavia, il Plan S è ancora dibattuto tra gli scienziati che temono che limiterà la loro scelta su dove pubblicare. Diverse centinaia di ricercatori l’anno scorso hanno firmato una lettera che condanna l’iniziativa, affermando che “Si spinge oltre, non è giusto per gli scienziati coinvolti ed è troppo rischioso per la scienza in generale”.