I sostenitori dell’adesione del Regno Unito al Programma Horizon Europe stanno esprimendo una crescente preoccupazione per il fatto che deve ancora essere finalizzato un accordo che garantisca una collaborazione continua tra i ricercatori britannici e l’UE, sollecitando un’azione più rapida. Come per i negoziati sulla Brexit, la minaccia di un divorzio da una parte o dall’altra durante i colloqui su Horizon Europe è una preoccupazione costante.
Il Commissario per la Ricerca Mariya Gabriel ha parlato di un possibile legame tra i negoziati di Horizon Europe e la più ampia disputa sul protocollo dell’Irlanda del Nord, sollevando il timore che la cooperazione nel settore della ricerca possa diventare una vittima del deterioramento delle relazioni tra UE e Regno Unito.
In attesa di un accordo per l’adesione, i ricercatori britannici possono continuare a fare domanda per le sovvenzioni Horizon Europe, come già accaduto con i bandi 2021; tuttavia, si arriverà ad un punto cruciale nel momento della firma degli accordi di sovvenzione (previsto, per i primi bandi, intorno a marzo 2022).
Ritardi nella procedura di adesione a Horizon Europe riguardano anche la Svizzera. Le trattative si sono fermate in quanto la Svizzera è in ritardo nel pagare il suo contributo al Fondo di Coesione, di conseguenza la Commissione europea ha impedito ai ricercatori svizzeri di partecipare ai primi bandi di Horizon Europe.
L’UE ha una lunga tradizione di cooperazione scientifica con la Svizzera, che è stata messa a dura prova nel 2014 quando la Commissione ha sospeso i ricercatori svizzeri dal precedente programma Horizon 2020, ripristinando l’adesione solo nel 2017. Non è chiaro se questa volta l’impasse sarà altrettanto lunga, ma la Commissione vuole che la Svizzera presenti un piano adeguato per poter accelerare l’adesione.
(Fonte: First)