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Pnrr, dalle Università di Brescia e Bergamo progetto per gli ecosistemi dell’innovazione territoriali

Le Università degli Studi di Brescia e di Bergamo hanno presentato nei giorni scorsi una proposta di progetto nell’ambito dell’Avviso pubblico pubblicato dal Ministero dell’Università e della Ricerca per la creazione e il rafforzamento di “ecosistemi dell’innovazione”, costruzione di “leader territoriali di R&S”, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

The manufacturing alliance-TheMA”, questo il titolo del vasto raggruppamento di Università, centri di ricerca, Camere di commercio e Confederazioni industriali, lungo un asse che va dalla provincia di Lecco a Vicenza e Bolzano. Insieme alla proponente Università degli Studi di Brescia e all’Università degli studi di Bergamo, nucleo iniziale e promotore del progetto, il Politecnico di Milano, le Università di Verona, Trento e Bolzano, il CNR e l’Enea, le Camere di Commercio di Brescia, Bergamo, Trento, Verona e Vicenza e le confederazioni industriali di Brescia, Bergamo, Lecco, Verona, Vicenza e Trento. Parteciperanno all’hub, che gestirà e coordinerà il progetto, anche i Comuni di Bergamo, Cremona e Mantova e le Province di Brescia, Verona e Vicenza, per un indirizzo che tenga in conto le specificità di un territorio dove si trovano le eccellenze che contraddistinguono gli ecosistemi industriali del Nord Italia, una delle piattaforme produttive manifatturiere più rilevanti a livello nazionale ed europeo, che traina lo sviluppo del paese e ne sostiene l’export. Sono territori con caratteristiche uniche: una cultura industriale diffusa, la capacità di coniugare tecnologie avanzate e la creatività tipica del Made in Italy, la flessibilità e capacità di customizzazione e di servizio e un diffuso tessuto di Pmi e di grandi imprese che operano in molteplici settori dell’industria.

Il contesto attuale pone però a questi ecosistemi delle sfide epocali: la “Twin Transition” (Digital e Green); la riorganizzazione post-pandemica degli assetti produttivi e organizzativi; l’inclusione nelle catene del valore internazionali; un nuovo equilibrio tra industria, società e territorio. Per vincere tali sfide, è necessario superare alcune difficoltà strutturali del modello produttivo: la frammentazione in numerose realtà di limitata massa critica; la difficoltà di creare “filiere” composte da grandi gruppi industriali e PMI; la complessità di collaborazione tra le imprese, le Università e la Ricerca; il difficile posizionamento strategico nelle catene del valore, pur restando i “key-partner” che operano negli ambiti a maggior valore aggiunto.

«The Manufacturing Alliance può essere lo strumento per guidare questa evoluzione verso una nuova alleanza tra sistema della ricerca, sistema delle imprese e governance istituzionale – afferma il Prof. Maurizio Tira, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia -, in piena coerenza con la missione 4.2 del Pnrr nazionale. Il progetto si pone infatti come obiettivo la concezione e la conduzione di progetti di ricerca applicata che, a partire dalle reali esigenze presenti e future delle aziende del territorio, sviluppino e implementino tecnologie, metodi ed approcci per essere valorizzate all’interno dell’area». Attività di trasferimento tecnologico, valorizzazione della ricerca, supporto alla creazione di startup e scale-up delle esistenti, formazione sui bisogni delle aziende della prossima generazione e valorizzazione rigenerativa dei territori sono le attività chiave che verranno realizzate all’interno dell’ecosistema. Inoltre, l’obiettivo dell’ecosistema è avere una visione a 360 gradi del manifatturiero, analizzando e affrontando anche i temi dell’impatto ambientale, territoriale e sociale.
«Grazie all’elevata expertise e competenza dei proponenti – sottolinea il Sergio Cavalieri, rettore dell’Università degli studi di Bergamo -, sarà garantita la conduzione di un’eccellente attività di ricerca applicata e l’indirizzamento dei risultati della stessa tramite la provvisione di servizi a favore di tutti gli attori economici del territorio, con un’ingente mole di risorse da ridistribuire tramite bandi a cascata per le PMI, incoraggiando la collaborazione e l’innovazione». Pieno appoggio al progetto è stato espresso dalle Regioni Lombardia e Veneto e dalle Province autonome di Trento e Bolzano.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

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