LIFE

Progetti LIFE: oltre un milione di euro all’Università degli Studi di Brescia dall’Unione Europea

Cinque i progetti coinvolti: dalle collaborazioni tra aziende sui temi energetici alla transizione energetica del settore lattiero-caseario, dal trattamento delle acque reflue connesse al ciclo produttivo tessile a nuovi modelli di business e benchmark lungo la catena del valore, passando per il riciclo totale nel settore delle costruzioni

L’Università degli Studi di Brescia riceve un finanziamento di oltre un milione di euro dall’Unione Europea per cinque progetti nell’ambito del programma LIFE, a sostegno dello sviluppo, dell’attuazione e dell’aggiornamento delle politiche e della legislazione dell’Unione in materia di ambiente e di azione per il clima.

L’obiettivo è favorire il passaggio ad un’economia sostenibile, circolare ed efficiente in termini di energia rinnovabile, garantire la tutela e la conservazione della natura e della biodiversità, contribuire al miglioramento della qualità dell’ambiente.

I progetti spaziano dal tema dell’efficienza energetica per la nascita di nuove collaborazioni tra aziende della stessa catena del valore in diversi settori produttivi alla promozione della transizione energetica del settore lattiero-caseario, dal trattamento delle acque reflue connesse al ciclo produttivo tessile a nuovi modelli collaborativi basati su misure di efficienza energetica, benchmark e standard di riferimento per rendere le catene del valore più ecologiche, fino a toccare la realizzazione di un impianto in grado di riciclare la totalità dei rifiuti del settore delle costruzioni.

  • Renewable Energy and Energy Efficiency in the Value Chain — [REEValue]

Responsabile scientifico: Prof. Simone Zanoni (Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica) . Finanziamento assegnato ad UniBs pari ad € 204.349,03.

Il progetto REEValue mira a generare collaborazioni sui temi energetici tra aziende della stessa catena del valore in diversi settori produttivi, attraverso le quali verranno identificati e implementati interventi di efficienza energetica (EE) ed investimenti in energia rinnovabile (RES) con un approccio di filiera. Verranno raccolte tutte le più recenti informazioni tecniche sull’EE, RES e sul modello di collaborazione della catena del valore, abbinandole ai meccanismi di supporto finanziario e traducendole in formati facilmente comprensibili per le imprese e trasferibili ad altre entità o progetti. Verrà condotto uno studio dettagliato sull’impatto del progetto e sul potenziale delle collaborazioni della catena del valore.

Il progetto offrirà Deep Dive: sessioni di mentoring di collaborazione della catena del valore per supportare le aziende nello sviluppo di collaborazioni nella catena del valore. Questi programmi di 3 mesi saranno guidati da esperti, con la partecipazione di rappresentanti di Sammontana, una grande azienda dell’UE con un modello di collaborazione della catena del valore di grande successo attraverso quali EE e RES sono integrati nelle apparecchiature fornite ai propri clienti. Il progetto pubblicherà una relazione che analizzerà i risultati del progetto e fornirà un inventario dei potenziali modelli di collaborazione EE, FER e della catena del valore per le imprese partecipanti, dettagliando il potenziale di risparmio energetico, gli investimenti necessari e gli ostacoli da superare.

  • Boosting Energy Transition of ThE Dairy value chain – [BETTED]

Responsabile scientifico: Prof. Simone Zanoni (Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica). Finanziamento assegnato ad UniBs pari ad € 189.069,00.

Il progetto BETTED, di cui l’Università degli Studi di Brescia è l’ente coordinatore, mira a facilitare le piccole e medie aziende appartenenti alle filiere logistico-produttive del settore lattiero-caseario nell’adozione di misure di efficienza energetica, compreso l’uso di energie rinnovabili e l’implementazione di pompe di calore. Inoltre, il progetto contribuirà in modo significativo alla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili nella transizione energetica delle aziende del settore.

Il progetto sarà focalizzato su tre pilastri principali: creare un programma di sviluppo delle capacità e una comunità dedicata a sostenere il cambiamento nella cultura energetica delle organizzazioni migliorando le conoscenze e le competenze per promuovere la transizione energetica; implementare strumenti su misura e di facile utilizzo coinvolgendo le aziende che operano nella stessa filiera; fornire raccomandazioni politiche e normative volte ad accelerare la transizione energetica.

  • Closed-loop wAter Systems in textile industrial distriCts: multimodal orchestrAteD rEmoval of emerging pollutants from textile wastewater – [LIFE – CASCADE]

Responsabile scientifico: Dott.ssa Stefania Federici (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale). Finanziamento assegnato ad UniBs pari ad € 333.575,50.

Il progetto LIFE-CASCADE mira a sviluppare procedure analitiche e tecnologie per il trattamento delle acque reflue destinate a rilevare ed eliminare le due categorie più critiche di microinquinanti emergenti per il settore tessile: i composti poli- e perfluorurati (PFAS) e le microplastiche. I PFAS sono tra i microinquinanti persistenti più critici a causa del loro impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Le microplastiche presenti nell’acqua sono in gran parte connesse al ciclo produttivo tessile e al deterioramento durante l’uso di prodotti tessili contenenti fibre sintetiche.

LIFE-CASCADE perseguirà questi obiettivi complementari attraverso valutazioni in scala di laboratorio e test dimostrativi di protocolli analitici per la rilevazione dei contaminanti e tecnologie selezionate per il trattamento delle acque reflue mirate alla rimozione di PFAS e microplastiche dall’acqua reflua mediante un approccio multi-livello e multimodale, combinando tecnologie di trattamento delle acque reflue vicine alla fabbrica e centralizzate. Le soluzioni dimostrative del progetto saranno installate e testate nel Distretto Tessile di Como e saranno effettuati anche esperimenti su scala di laboratorio in collaborazione con il distretto tessile del Portogallo.

  • Supporting the Clean Energy Transition of the HORECA value chain — [EE4HORECA]

Responsabile scientifico: Dott.ssa Beatrice Marchi (Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale). Finanziamento assegnato per UniBs pari ad € 122.212,00. 

Il progetto si concentrerà sull’approccio della catena del valore per dimostrare la fattibilità economica di modelli collaborativi nel rendere le catene del valore più ecologiche e per proporre benchmark e standard di riferimento che introducano miglioramenti normativi e politici. Tutte le attività includono un focus sul supporto alle aziende e al personale nell’implementazione di misure di efficienza energetica, modelli di business e benchmark lungo la catena del valore.

La proposta concentrerà le sue attività nei seguenti settori NACE: attività di alloggio e ristorazione. Nei 36 mesi di realizzazione, il progetto aumenterà le conoscenze e la consapevolezza sul ruolo delle catene del valore sostenibili. Saranno coinvolti nelle attività di formazione 520 dipendenti provenienti da 420 stakeholder di 3 diverse tipologie di catene del valore (HoReCa), mentre 10.000 ulteriori stakeholder saranno raggiunti attraverso la comunicazione attiva e la divulgazione dei risultati.

  • Value-added recycled materials from construction and demolition waste – [CDW CIRCLE]

Responsabili scientifici: Prof.ssa Sabrina Sorlini e Prof. Giovanni Plizzari (Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica). Finanziamento assegnato per UniBS pari ad € 229 259.48.

Il progetto CDWCIRCLE ha l’ambizioso obiettivo di raggiungere il riciclo totale nel settore delle costruzioni, ambito con maggiore sfruttamento di risorse a livello Europeo, dei CDW inviati agli impianti di trattamento grazie ad una tecnologia di selezione radicalmente innovativa che consente di separare le frazioni inerti (aggregati, mattoni, piastrelle, ecc.). Nel corso del progetto, un nuovo impianto di riciclaggio, in grado di trattare fino a 90.000 ton/anno di CDW, sarà progettato e realizzato dai partner Cavart e Binder, e installato nel Bresciano in uno dei siti autorizzati della società Gatti Costruzioni.

CDWCIRCLE testerà i suoi prodotti finali nell’area pilota di Brescia insieme a un pool di imprese di costruzioni (Gatti, Pavoni, Prandelli), supportato dall’Università degli Studi di Brescia e dalla Regione Lombardia. Il progetto si propone come precedente emblematico nel contesto nazionale ed europeo per questo tipo di applicazione. Dopo la fase di test, i partner svilupperanno modelli di business adeguati, supportando la filiera di approvvigionamento del mercato e creando una forte sinergia con le parti interessate attive nel settore.

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