She figures: pubblicato il rapporto 2025 sulla parità di genere nella ricerca e innovazione

La Commissione europea ha pubblicato l’ultima edizione del rapporto She Figures, che offre un quadro aggiornato sulla parità di genere nel settore della ricerca e innovazione a livello europeo.

Sebbene le donne superino numericamente gli uomini nel percorso universitario, restano fortemente sottorappresentate nelle carriere STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) e nei ruoli di leadership. Il rapporto evidenzia dati allarmanti:

  • solo il 22% dei dottorati in ICT è conseguito da donne, aggravando la carenza di competenze in un settore strategico per l’UE;
  • appena il 9% degli inventori in Europa è donna;
  • il 98% della ricerca finanziata dall’UE non integra una prospettiva di genere nei contenuti.

Questi squilibri rappresentano una minaccia per la competitività a lungo termine dell’Europa, un tema già sollevato dal Rapporto Draghi sulla Competitività Europea, che ha sottolineato l’importanza di una forza lavoro più inclusiva e diversificata per stimolare crescita e innovazione.

Negli ultimi anni, l’Unione europea ha adottato misure concrete per rafforzare l’inclusione delle donne nel settore R&I. Tra queste:

  • piano di parità di genere come criterio di ammissibilità nei bandi Horizon Europe;
  • integrazione della dimensione di genere nei contenuti dei progetti, per migliorare la qualità e l’impatto della ricerca;
  • target del 50% di donne nei board, nei gruppi di esperti e nei comitati di valutazione di Horizon Europe.

L’Agenda Politica dell’Area Europea della Ricerca (ERA) ha posto la parità di genere tra le sue priorità fin dal 2012, e la Commissione intende rafforzare ulteriormente questo impegno con nuove iniziative:

  • azioni contro la violenza di genere nel mondo accademico;
  • espansione del programma Women TechEU, per sostenere startup deep-tech fondate da donne.